Etichetta acqua minerale: come si legge?

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L’etichetta acqua minerale è affissa su ogni bottiglia d’acqua e presenta gli ingredienti principali di cui è composta

È su ogni bottiglia e con descrizioni ben precise. È l’etichetta acqua minerale che ci spiega cosa beviamo, riportando inoltre preziosissime informazioni che possono essere importanti anche per la nostra salute. Infatti, l’acqua minerale in bottiglia non è tutta uguale: può diversificarsi in base al suo contenuto e composizione, costituita da un insieme di sostanze che vengono sottoposte sempre ad analisi per verificarne la qualità.

Riportando nel dettaglio anche l’ente che ha effettuato le analisi, la tipologia di questi parametri è scritta nel Decreto n. 31/01 che stabilisce sia la ricerca e la determinazione dei componenti delle acque da imbottigliare, sia i contaminanti che vanno esclusi.

Ma andiamo a scoprire nel dettaglio cosa viene riportato.

Informazioni sull’acqua: da dove viene e le sue caratteristiche

Sul retro della bottiglia, l’etichetta presenta prima di tutto le caratteristiche più importanti e che un attento compratore dovrebbe leggere:

  • La provenienza: da dove arriva l’acqua? Da quale fonte? Devono esserci sempre scritte queste indicazioni. E viene anche aggiunta la sede in cui è stata analizzata;
  • Ph: è obbligatorio inserirlo e misura “l’acidità” dell’acqua. Normalmente, l’acqua distillata e priva di anidride carbonica va da 7°C a 25°C, affiancato da un punteggio compreso tra 6.5 e 8.0. Tuttavia, alcune acque termali registrano anche valori inferiori a 5 per caratteristiche legate alla geologia del territorio, ma non c’è nulla di cui preoccuparsi. Il ph indica principalmente il gusto dell’acqua;
  • Conducibilità elettrica: i sali disciolti nell’acqua consentono il passaggio della corrente elettrica perché sono in forma ionica, cioè dotati di cariche elettriche. Infatti nell’acqua avremo ioni di sodio, potassio, solvato e altri organici. Ma questa dipende dalla temperatura, e quindi vengono riportati i valori misurati con una temperatura di riferimento;
  • Durezza: indicata con i gradi F misura le principali sostanze che vanno a distinguere acque leggere o dolci, mediamente dure o dure, tramite il grado di calcio e magnesio.
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Componenti principali dell’etichetta

Detto questo, il focus dell’etichetta si concentra sui componenti principali dell’acqua che vengono inseriti in ordine maggiore di presenza. Di seguito riportiamo gli ingredienti più impiegati:

  • Sodio;
  • Potassio;
  • Calcio;
  • Magnesio;
  • Cloruri: (generalmente contenenti nelle acque sotterranee);
  • Solfati: (acque fluviali, lacustri);
  • Bicarbonato;
  • Fluoruri;
  • Nitrati.

Oltre alla sua composizione, l’etichetta acqua minerale trascrive anche la percentuale di Co2 presente alla sorgente (nel caso sia presente), e vengono riportati dettagli sulla sua conservazione e sul suo riciclo. In più, sulle etichette, compare la scritta “elementi di traccia” corrispondenti alle piccole quantità di sali minerali, sempre presenti nelle acque naturali.

Cos’è il residuo fisso sull’etichetta dell’acqua?

Sull’etichetta dell’acqua minerale viene sempre trascritto anche un dettaglio riguardante il residuo fisso dell’acqua minerale, vale a dire fattori secchi solidi disciolti nell’acqua dolce e che rimangono dopo il trattamento di evaporazione. Quest’ultimo è un trattamento che viene effettuato a 100°c, al fine di eliminare una certa quantità d’acqua, a 180°c, per rimuovere eventuali sali di ammonio, oppure a 500°c, per togliere sostanze organiche e nitrati. Il trattamento viene scelto in base alle sostanze da eliminare.

Viene misurato sempre in “mg/L” e, sebbene in alcuni casi non siano specificati, le sostanze sono calcio, fosfati, nitrati, sodio, potassio e cloruro. Ingredienti quindi già all’interno dell’acqua, già presenti nel terreno, nel flusso delle acque piovane e di quello generato dallo scioglimento delle nevi.

Etichetta residuo fisso acqua: fa bene alla salute?

Dunque, la lista degli ingredienti dell’acqua minerale, indica la qualità della stessa, che può diversificarsi in base all’acqua che beviamo. L’importanza del residuo fisso nelle acque potabili è da molti anni oggetto di studi, come si legge anche nel sito della “Fondazione Veronesi”, al contrario di quello che si manifesta nella pubblicità: i solidi, infatti, ammesso che vengano completamente assorbiti, potrebbero avere un impatto rilevante sulla salute.

Sono molti a credere che il residuo fisso nelle acque più dure possa incidere negativamente sulla formazione dei calcoli renali, ma ovviamente si tratta ancora di un’ipotesi. Poiché molti dottori, in presenza di calcoli, vi diranno di bere molta acqua, che svolge un ruolo importante per la funzione dei reni.

Idem per le acque che si dicono basse e povere di sodio: lasciano intendere di essere in grado di espellere più facilmente le scorie, ma si tratta di informazioni fuorvianti. Come abbiamo già detto il sodio è già presente nell’acqua ma la differenza lo fa il bilancio giornaliero.

Detto questo è ovvio che ogni acqua minerale, fin dalla fonte, apporti sostanze nutritive differenti: quelle ricche di sodio, aiutano la depurazione, mentre alti contenuti di potassio, possono aiutare l’assimilazione degli stessi. Per ulteriori dubbi o perplessità basta chiedere al proprio medico.

E voi? Sapete come leggere l’etichetta dell’acqua minerale?

Fonti: Arpat.toscana.it, 360benessere, Decreto n. 31

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